La rivoluzione filantropica degli Stati Uniti

landOggi Bill Gates ha dato un’intervista al  Corriere della Sera e già dal titolo (“Il 95% dei soldi che ho non mi è necessario”) si capisce che parlerà di filantropia. Gates si sente un innovatore radicale nel suo campo e annuncia che i suoi contributi al Global Fund (che si occupa di trovare i rimedi per AIDS, tubercolosi e malaria) supereranno i contributi di tutti i donatori diversi dai governi .

A un certo punto della vita di Gates è stata chiara una cosa: ha usato il suo enorme potere e il suo enorme patrimonio per far lavorare insieme le persone per un obiettivo comune e da rivoluzionario e padrone dei computer (ricordate la procedura per abuso dominante in Europa che gli intentò il commissario alla concorrenza dell’ epoca: Mario Monti)  vuole essere percepito come un filantropo seguendo l’esempio di grandi filantropi della storia: Dave Carnegie e Rockfeller e trascinando con se un pezzo da 90 della finanza Americana: Warren Buffett. Nessuno nella storia dell’umanità ha mai donato tanto quanto Bill & Melinda Gates,  In maniera approssimativa  il  New York Times New York Times ha calcolato che da quando esiste la Bill and Melinda Gates Foundation circa 3 milioni di bambini sono   stati salvati da morte prematura. Ovviamente non è tutto merito dei coniugi Gates, ma il loro contributo è stato determinante, più di quello di interi paesi. Ad esempio, la loro fondazione contribuisce da sola all’11% del bilancio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, quattordici volte in più di quello che dà il governo inglese, e in campo agricolo è la quinta finanziatrice al mondo di programmi di aiuto bilaterali preceduta solo da Germania, Norvegia, Stati Uniti e Giappone.

Gli Stati Uniti son nel mezzo di una rivoluzione filantropica scrive l’ Huffington Post, il numero dei miliardari che dall’inizio del millennio hanno deciso di dare in beneficenza una parte sostanziale delle loro immani ricchezze è andato progressivamente aumentando ed al club dei filantropi si sono aggiunti ultimamente Richard Branson (Virgib Group) e Mark Zuckenberg (Facebook).