Il Wealth Management alla prova dei mutamenti socio-economici

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Di Francesco Fabiani *

Per molte nuove generazioni basti pensare ai Millennials il fatto di usufruire di una banca unicamente per conservare e gestire i propri soldi ma anche per le operazioni di consulenza fiscale diventa difficile in un’epoca di profondi mutamenti socio economici. Crescono le disuguaglianze fra classi sociali, aumentano i tagli alla spesa pubblica e  crescono le preoccupazioni sul futuro del pianeta . I clienti facoltosi e le famiglie imprenditoriali consapevoli di tutto questo, sono alla ricerca di strutture consulenziali che, in maniera circolare,  possano assisterli nel gestire il loro patrimonio  tenendo ovviamente conto dei rapidi mutamenti di scenario. Ecco perché credo che i dirigenti delle società di gestione patrimoniale non abbiano altra scelta se non quella di reinventare il proprio business rendendolo socialmente in sintonia con la società di oggi. Penso che, ben presto,  il modello di valutazione del rischio e del rendimento per i clienti si evolverà materialmente aggiungendo una terza componente: l’impatto. Un esempio fra i tanti è quello di BNP Paribas Wealth Management, che ha impiegato più di 10 miliardi di euro dei propri clienti in investimenti responsabili.

Una ricerca della Harvard Business School dimostra come le aziende focalizzate sulla sostenibilità e sulla crescita traggano beneficio da minori sprechi, forza lavoro più diversificata e maggiore soddisfazione, fidelizzazione e produttività dei dipendenti, il che si traduce in prestazioni e rendimenti migliori per azionisti e investitori. Le generazioni più giovani stanno guidando il rapido aumento della domanda di prodotti e servizi che consentono di far lavorare la propria ricchezza in modo responsabile, credo che il nostro mestiere sia quello di interpretare i loro desideri aggiornando il nostro approccio professionale.

*CEO Albacore Wealth Management