I Tech Giants hanno acquisito le capacità necessarie per riordinare molte industries globali in ecosistemi allargandone i confini e, soprattutto, rendendoli indefiniti. Lo hanno fatto nell’ecommerce, nel delivery, nel travel ed ora si accingono a farlo nei servizi finanziari. E opinione comune che la trasformazione del mercato dei pagamenti (storicamente una delle maggiori fonti di reddito delle banche) contribuirà insieme ad altre pressioni competitive ed al ruolo dei regolatori alle fusioni fra più operatori bancari. Anche la consulenza patrimoniale sia in ambito retail che in quello HNWI è sotto attacco dai tech giants e dalle applicazioni dell’ intelligenza artificiale (Robo advisory in primis).
Facebook ad esempio , offre già agli utenti la possibilità di effettuare pagamenti e, secondo alcuni, potrebbe ospitare nella sua piattaforma i consulenti finanziari in un futuro non troppo lontano ma è tra l’ascesa del Robo-adisory unita alle mutevoli abitudini dei Millennial che rappresenta uno dei presupposti importanti che possono rendere Facebook uno dei principali attori della consulenza finanziaria.
Infatti, poiché milioni di Millennials già utilizzano la piattaforma il dislocamento dei consulenti tradizionali sulla piattatforma stessa non è un compito insormontabile. Inoltre, l’ investimento di Facebook in nuove tecnologie come la realtà virtuale potrebbe alla fine rivoluzionare molti aspetti del percorso di consulenza finanziaria per i clienti: dal modo di parlare con il consulente al modo lo stesso in cui il cliente diventa maggiormente consapevole sulla gestione del proprio patrimonio sviluppando delle skills specifiche con le quali il gestore patrimoniale si deve confrontare.
Amazon ha stretto una partnership con UBS per avviare un nuovo servizio chiamato “Ask UBS”. La tecnologia consente ai clienti di porre domande relative ai dispositivi compatibili con Alexa, l’assistente vocale di Amazon. “Che cos’è l’inflazione?” “Come sta andando l’economia?” Tutto ciò non fa che aumentare la competenza finanziaria del cliente e migliorare la sua esperienza d’uso dei servizi finanziari e aiuta la banca ad interagire con una nuova generazione di clienti di gestione patrimoniale fornendo, ovviamente, ad Amazon nuove informazioni.
E mentre alcuni dubitano che i Millennials si fidino effettivamente di Facebook altri citano burocrazia e regolamentazione pesante come barriera all’ingresso contro le imprese tecnologiche. In quest’ultimo caso occorre dire però che le aziemde tec nologiche hanno spesso ridefinito le regole del gioco. Basti pensare ad Uber.